Intercultura

mani intercultura«… Non ci sono modelli standard né indicazioni da prontuario, ma ci sono possibili passi sensati e utili da compiere affinché risulti visibile la dimensione sociale dell’insegnamento come garanzia per la tutela dei diritti di tutti …. Non si tratta di cancellare la diversità di chi arriva da altrove, si tratta piuttosto di trovare il senso al suo essere lì, in quel contesto classe, con quel gruppo di compagni, in quel certo anno scolastico, in quella scuola, situata in quel particolare territorio.
Ogni allievo si porta dietro la sua propria singolarità, con la quale l’insegnante deve negoziare provando a calarsi un po’ dentro la sua vita. Non necessariamente… gli allievi stranieri neoarrivati hanno bisogni particolari di assistenza e cura. Di sicuro, però, hanno sempre la necessità di essere accolti e percepiti come soggetti veri, reali, attivi che vogliono essere riconosciuti …»

(Mariangela Giusti, L’educazione Interculturale nella scuola di base)


Documentazione

 

Rete intercultura Paderno Dugnano