Testimonianze per non dimenticare

Dopo che il Comune di Paderno Dugnano ha attribuito la Calderina d’oro, alla famiglia Pozzi che ha aiutato Liliana Segre bambina, a sfuggire dai nazifascisti, nascondendola per circa un mese. Una delle due figlie, la signora Giuliana Pozzi, schiva di onori, come lo sono coloro che nel loro passato hanno avuto una storia simile alla sua, facendo uno strappo alla regola, è venuta a scuola ed ha accettato di rispondere alle domande di alcuni studenti.

La senatrice Segre, memore del bene ricevuto, non ha mai smesso di citare la famiglia Pozzi nei suoi discorsi, collocandola tra quei “giusti, che rappresentano un dono per l’umanità”. Da parte loro i membri di tale famiglia non hanno mai ricercato notorietà per le loro azioni, convinti che il bene vada fatto, ma non raccontato, come del resto fa chiunque abbia vissuto quegli anni di terrore e di odio, riuscendo a non fare soggiacere il principio di solidarietà tra gli uomini alla fredda indifferenza. Per la collaborazione all’iniziativa si ringraziano la Dirigente scolastica, Paola Maria Perrino, e le docenti, Beatrice Doriguzzi e Teresa Tartaglione. Di seguito, l’intervista.

Intervista Giuliana Pozzi

 

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